Your Name. Il filo del destino nel capolavoro di Makoto Shinkai
C’è una leggenda giapponese che racconta di un filo rosso. Un filo rosso invisibile che lega tra loro le anime gemelle destinate ad incontrarsi. E’ intorno a questa leggenda che prende forma il nuovo ed emozionante capolavoro di Makoto Shinkai, regista del Giardino delle Parole.
Mitsuha e Taki sono due giovani studenti giapponesi, ma la loro vita è molto diversa. Mitsuha vive in una minuscola cittadina di periferia. Orfana di madre e abbandonata dal padre, trascorre le sue giornate con la nonna e la sorellina minore, portando avanti le antiche tradizioni del villaggio. Taki è un bel ragazzo di Tokyo, diviso tra scuola e lavoro. I due non si sono mai incontrati, e mai ne avrebbero avuto l’occasione se un giorno non si fossero inspiegabilmente risvegliati l’uno nel corpo dell’altra. Ma quello che all’inizio sembra solo un brutto sogno, diventa ben presto la realtà. Lo scambio di vita prende ad essere una routine a cui non si riesce a porre rimedio; ad intervalli irregolari, ma almeno due o tre giorni a settimana, Mitsuha è catapultata nella vita di Taki e viceversa. Il tempo trascorre e ancora prima di essersi incontrati entrambi realizzano di appartenere già l’uno all’altra. E mentre cresce in loro il desiderio di potersi finalmente conoscere, un nuovo incomprensibile mistero si fa largo. Nell’epoca in cui vive Taki, Mitsuha non esiste più. La sua cittadina è stata spazzata via da un asteroide precipitato sulla terra ben tre anni prima.
Divertente e coinvolgente, Your Name va ben oltre le aspettative rivelandosi un capolavoro di sorprendente bellezza. La fama crescente di Makoto Shinkai trova qui conferma in un lungometraggio visivamente prorompente e intimamente emozionante. Giocando sulle vicende di due anime gemelle sconosciute, il regista ci racconta una storia romantica e intelligente, che fa perno sul filo rosso del destino – il laccio dei capelli di lei, e il bracciale che indossa lui senza ricordarne il motivo – e si allarga ad altrettanto interessanti tematiche, come la perdita dei paesaggi e dei luoghi in grado di renderci felici. Ed è forse proprio nella capacità di rendere la felicità che risiede il più grande talento di Makoto Shinkai. Quell’abilità narrativa in grado di raccontare senza pesantezza le emozioni e i sentimenti, restituendo loro profondità e valore. Trasformando ciò che altrove risulterebbe melenso, in sincero, ironico e gustoso racconto di vita.
«Mi piace pensare che da qualche parte là fuori ci sia qualcuno di importante per ognuno di noi», spiega il regista. «Solo che non lo abbiamo ancora incontrato». Con questo semplice e delicato pensiero Makoto Shinkai porta nuovamente nei cinema di tutto il mondo l’inconfondibile magia delle animazioni nipponiche. In lista per le nomination agli Oscar, record di incassi in Giappone e nel mondo, Your Name apre a una stagione nuova per l’animazione giapponese, diversa da quella di Hayao Miyazaki, ma di uguale valore.
Il film è distribuito da Nexo Digital in collaborazione con Dynit. Contemporaneamente, edito da J-Pop (etichetta di Edizioni BD), potrete trovare in tutte le librerie e fumetterie la novel ispirata al film, sempre a firma di Makoto Shinkai. A tal proposito il regista ha commentato: «Credo di aver scritto questo libro perché sentivo che ci fosse il bisogno di raccontare questi sentimenti con una serietà diversa rispetto allo splendore del film. Questa per me è la prima volta in cui la realizzazione di un film e la scrittura di un romanzo sembrano scambiarsi dei regali in questa maniera e, a essere sincero, mi sono divertito molto».
FONDATRICE e DIRETTRICE – Laureata in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano, ama le storie più di ogni altra cosa. Si occupa di letteratura, editoria e cinema d’animazione. Tra i suoi film preferiti “Coraline”, “Mulan” e “Meet the Robinsons”.
Citazione preferita: «Around here, however, we don’t look backwards for very long. We keep moving forward, opening up new doors and doing new things, because we’re curious… and curiosity keeps leading us down new paths». (Walt Disney)