Tre cortometraggi da vedere se amate i libri
Se amate la lettura conoscete bene quella sensazione di incantevole mistero e fascino senza tempo che caratterizza da sempre l’universo dei libri. Biblioteche, librerie e in generale il mondo della scrittura sono una fonte inesauribile di suggestioni che il cinema d’animazione ha provato a raccontare a suo modo nel corso degli anni. Ecco quattro divertenti esempi.
Era il 1994 quando usciva nelle sale un film destinato a diventare un grande cult del cinema d’animazione. Parliamo naturalmente di Pagemaster, interpretato da Macaulay Culkin e Christopher Lloyd. Il protagonista, Richard, era un bambino pauroso, chiuso nel suo mondo fatto di pericoli e statistiche, che per una serie di strane coincidenze restava intrappolato in una biblioteca magica. Cominciava così un lungo viaggio attraverso i grandi classici della letteratura, da Dr Jekyll and Mr Hyde a Moby Dick, accompagnato da tre libri parlanti.
Il film raccontava l’importanza della lettura come insostituibile strumento di formazione personale, e ricordava l’importanza dei libri come compagni di vita, in grado di dissipare le nebbie della paura e di consegnare, soprattutto alle giovani menti, gli strumenti necessari ad affrontare il mondo: «Quando sei nel dubbio, chiedi consiglio ai libri», è il monito dato al ragazzo nel corso della storia.
Nel 2011, invece, fu lo scrittore e regista William Joyce a raccontare nuovamente il mondo dei libri attraverso il cinema d’animazione e il suo cortometraggio, dal titolo I fantastici libri volanti di Mr. Morris Lessmore, gli valse anche un Oscar agli 84esimi Academy Awards.
Delicato e dolcissimo, I fantastici libri volanti è una storia sul potere salvifico della lettura e sulla capacità dei libri di illuminare la vita delle persone. Morris Lessmore, il giovane protagonista, è uno scrittore che perde ogni cosa a seguito di una terribile catastrofe che distrugge la sua casa e il paese dove vive. Salvo per miracolo, Morris si trova a dover ricominciare da capo, senza sapere dove andare e cosa fare della sua vita. Sarà proprio l’amore per i libri a dargli la forza di andare avanti, e a trasformarlo in un bibliotecario davvero particolare.
Meno poetico, ma certamente molto divertente, è invece il cortometraggio The Bookworm di Richard Wiley, presentato al Los Angeles CineFest. Qui l’autore si diverte a scherzare con il significato della parola americana wormbook che letteralmente indica un parassita, il tarlo dei libri, ma è anche l’espressione utilizzata per chi vive immerso nella lettura, equivalente del nostro “topo di biblioteca”. Il protagonista è, infatti, uno sfortunato bibliotecario che si trova suo malgrado coinvolto in una lotta contro un vorace vermetto, gran divoratore di libri, e non mancano parodie di grandi best-seller del momento come Cinquanta sfumature di grigio.
The Bookworm from Richard Wiley on Vimeo.
Ma il mondo dei libri non è fatto solo di polverose biblioteche, e infatti le potenzialità dell’era digitale sono protagoniste dell’esilarante spot pubblicitario della piattaforma americana betterworldbooks.com.
Come in una qualsiasi conversazione a tema sentimentale, in questo cortometraggio un libro “single” da troppo tempo confessa all’amica di essere in cerca del lettore giusto, qualcuno in grado di vedere il best-seller che è in lui. L’amica gli consiglia così di provare a iscriversi a una sorta di sito di incontri che altri non è che Better World Books, marketplace nato nel 2002 che offre ai propri utenti la possibilità di vendere e comprare libri usati e utilizza parte dei profitti per finanziare programmi di alfabetizzazione in tutto il mondo. Sarà la strada giusta per trovare un lettore?
FONDATRICE e DIRETTRICE – Laureata in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano, ama le storie più di ogni altra cosa. Si occupa di letteratura, editoria e cinema d’animazione. Tra i suoi film preferiti “Coraline”, “Mulan” e “Meet the Robinsons”.
Citazione preferita: «Around here, however, we don’t look backwards for very long. We keep moving forward, opening up new doors and doing new things, because we’re curious… and curiosity keeps leading us down new paths». (Walt Disney)