Piovono polpette 2: la rivincita degli avanzi
Quando c’è un cambio di regia, quasi sempre nel mondo del cinema e dell’animazione si paventa aria di fallimento. Non è questo, per fortuna, il caso di Piovono Polpette2: la rivincita degli avanzi, riuscitissimo sequel del già famoso Piovono Polpette, quarto lungometraggio della Sony Pictures Animation, e primo della felice lista di successi della neonata casa di animazione che, dal 2006, si è fatta notare con I Puffi, Il figlio di Babbo Natale e Hotel Transylvania.
Il sequel, però, a differenza del primo film, opta per due importanti cambi di rotta. Tanto per cominciare si basa sulla sceneggiatura originale di John Francis Daley e Jonathan Goldstein, e non sul seguito del libro da cui era stato tratto Piovono polpette, e in secondo luogo cambia gli uomini al comando. Non più gli autori Chris Miller e Phil Lord, troppo occupati con il LEGO della Warner Bros (film d’animazione a tecnica mista CGI e stop-motion, in programmazione per il 2014), ma Kris Pearn e Cody Cameron (già supervisori dello storyboard del primo film).
Il risultato, come si è detto, non cambia. Anzi, Piovono Polpette 2 va persino oltre la singolarità e l’unicità del suo predecessore. In parte per l’ottima regia, in parte per l’originalità della trama, ma soprattutto per l’incredibile fantasia che sta dietro al progetto grafico del cibo animato (lavoro davvero notevole del production designer Justin Thompson e del direttore artistico Dave Bleich).
La storia riparte proprio da dove si era interrotto il primo film. Flint Lockwood è riuscito a distruggere il FLDSMDFR (Flint Lockwood Diatonic Super Mutating Dynamic Food Replicator), e a salvare la sua città dalla tempesta di cibo, ora però l’isola ha un problema più grande: il generatore di cibo ha dato vita a degli ibridi cibo-animali, gli “animacibi”, e al loro complesso ecosistema. A Flint e ai suoi amici, dunque, la difficile decisione di salvare questo nuovo mondo o distruggerlo per sempre.
Piovono polpette 2, è un film che ha saputo mantenere lo spirito del primo film e la sua comicità, conservando un diverso, ma allo stesso modo importante, messaggio pedagogico, esibendosi in simpatici riferimenti a film apocalittici come Jurassic Park, e modellando sempre di più personaggi ben riusciti come Sam Sparks e il burbero Tim Lockwood. Un film leggero e divertente adatto davvero a tutte le età.
FONDATRICE e DIRETTRICE – Laureata in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano, ama le storie più di ogni altra cosa. Si occupa di letteratura, editoria e cinema d’animazione. Tra i suoi film preferiti “Coraline”, “Mulan” e “Meet the Robinsons”.
Citazione preferita: «Around here, however, we don’t look backwards for very long. We keep moving forward, opening up new doors and doing new things, because we’re curious… and curiosity keeps leading us down new paths». (Walt Disney)