Jujutsu Kaisen 0 – la recensione
JUJUTSU KAISEN 0 – THE MOVIE arriva nelle sale italiane per una settimana dal 9 al 15 giugno nell’ambito della Stagione degli Anime al Cinema, distribuita da Nexo Digital e Dynit.
Il successo che il film ha ottenuto in Giappone è segno di come la saga di Jujutsu si confermi una delle migliori attualmente in produzione. L’anime tiene incollati allo schermo, e non solo per la qualità delle animazioni o per gli sviluppi della trama; ma soprattutto perché sa valorizzare ogni personaggio, e presentarne continuamente di nuovi, tutti credibili e affascinanti.
Il film è un prequel, e ci racconta la storia di Yuta Okkotsu, personaggio a cui si era accennato già nella serie (nonostante fosse “temporaneamente all’estero”). Ma chi è Yuta? Nella tradizione di Jujutsu, anche Yuta è un personaggio dal passato doloroso e complicato, che deve imparare a difendersi dalle maledizioni ma soprattutto a capire chi vuole essere e per cosa deve combattere. Da bambino, lui e la sua migliore amica Rika si erano promessi che sarebbero rimasti insieme per sempre e si sarebbero un giorno sposati. Ma poco dopo, lei viene investita da un’auto davanti ai suoi occhi. La bimba diventa quindi una maledizione che lo segue ovunque, salvandolo quando si trova in pericolo. Tocca a Yuta riuscire a controllare questo potere, per evitare di causare danni a persone innocenti. Le somiglianze con Yuji ci sono; ma i due ragazzi hanno personalità molto diverse. Yuta non crede in sé stesso, è timido e impacciato.
Fortunatamente Satoru Gojo lo accoglie all’istituto di arti occulte, dove ritroviamo anche Maki, Inumaki e Panda, leggermente diversi ma in fondo sempre gli stessi. E mentre il gruppo fa amicizia, scopriamo piccoli dettagli delle loro vite, affezionandoci sempre di più a questi strambi ragazzi. In fondo il segreto di Jujutsu è proprio questo: non lasciare mai indietro nessun personaggio, nemmeno quelli più secondari. Dargli sempre delle sfaccettature, delle insicurezze. Tutti insieme, scontrandosi e confrontandosi a vicenda, si aiutano ad esorcizzare il loro passato.
Nel corso della storia ci sono piccoli camei di tanti altri personaggi, quindi i fan hanno modo di “salutare” quasi tutto il team, che ritroveremo (speriamo presto) nella seconda stagione. Non manca mai la comicità, che a differenza di molti altri anime non è mai forzata, e strappa sempre una risata.
Altro perno del film è Geto Suguru, personaggio misterioso dell’anime di cui finalmente scopriamo le motivazioni. Stregone rinnegato dalla sua scuola per via delle sue azioni, che odia profondamente gli esseri umani. Dopo essersene andato ha fondato un suo clan per sconfiggere la scuola di Gojo. Nel film capiamo meglio la sua personalità e il suo passato, ma si aprono anche degli interrogativi riguardo al futuro di questo stregone. Indubbiamente, il suo destino è legato a quello di Satoru.
Il personaggio di Gojo rimane ancora piuttosto misterioso alla fine del film, nonostante si scoprano piccoli frammenti del suo passato. In una storia come quella di Jujutsu, che da molto peso al background dei suoi personaggi, è inevitabile aspettarsi di scoprire di più sul professore, magari nella prossima stagione.
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COFONDATRICE e ART DIRECTOR – Laureata in Design della Comunicazione presso il Politecnico di Milano, 3D artist e regista di animazione. Ha lavorato come 3D modeler e texture artist presso diversi studi di animazione e videogiochi, tra cui Studio Bozzetto e Forge Reply. Ha diretto e realizzato il cortometraggio in CGI “Solo un salto”, prodotto da Rai Ragazzi e Anica. Ama trasmettere la sua passione per questo lavoro, e per questo gestisce un canale Youtube di tutorial sull’argomento. Si interessa di animazione in tutte le sue forme, dalla stop-motion all’animazione tradizionale alla CGI.
Citazione preferita: «Chiunque può cucinare» (Ratatouille)
Portfolio: https://www.artstation.com/dory_animation