Frozen: quando la Disney fa paura
Un paese intrappolato nel ghiaccio e una regina incapace di gestire il suo potere: per i cultori della Disney c’è quasi una metafora dietro Frozen – Il regno del ghiaccio. Una metafora che ricorda la situazione stessa della casa di produzione americana, intrappolata da tempo in un limbo, a metà tra passato e presente, incapace di incanalare il suo immenso potenziale verso un capolavoro che mancava, in pratica, dal 1999, anno di Tarzan.
E c’è chi aveva, neanche troppo a sproposito, gridato alla decadenza della casa di animazione, che, nel nuovo millennio, ha realizzato prodotti indubbiamente buoni (come Le follie dell’imperatore, Bolt, I Robinson, Rapunzel, Ralph Spaccatutto), ma molto lontani dai livelli di perfezione dei cosiddetti classici Disney. Per non parlare di pellicole notevoli come Ratatouille, Wall∙e, Up, Ribelle –The Brave, di fatto, però, targate Pixar.
Ecco, Frozen mette finalmente fine a questo strano periodo di passaggio, e la Disney torna a essere il punto di riferimento per eccellenza dell’animazione. La storia (tratta dal racconto di Hans Christian Andersen, La regina delle nevi) era in lavorazione già dal lontano 1943, pur continuamente interrotta, e racconta l’avventura di due sorelle, Anna e Elsa, principesse di Arendelle, che dopo la morte dei loro genitori non solo dovranno fare i conti con il regno da governare, ma anche con la strana magia di Elsa, sempre più pericolosa e incontrollabile.
Animazione digitale fluida e dinamica, meno impressionante rispetto a The Brave, ma proprio per questo più comunicativa, mette in scena personaggi a tutto tondo, ancorati a una trama solida che ha come sfondo l’archetipo tipico della fiaba (quel tocco di magia in più che serviva ai lungometraggi recenti). E poi le colonne sonore impeccabili, la brillantezza dei dialoghi, la morale pedagogica finalmente diluita nella storia, e non posta come monologo finale del film. Insomma, con questo lavoro la Disney mette un punto fermo al discorso sul monopolio dell’animazione, e segna un traguardo da cui difficilmente qualcun altro saprà allontanarsi. Frozen – Il regno del ghiaccio è un film in grado di divertire, emozionare, e restare nei cuori. Qualcosa davvero da non perdere.
FONDATRICE e DIRETTRICE – Laureata in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano, ama le storie più di ogni altra cosa. Si occupa di letteratura, editoria e cinema d’animazione. Tra i suoi film preferiti “Coraline”, “Mulan” e “Meet the Robinsons”.
Citazione preferita: «Around here, however, we don’t look backwards for very long. We keep moving forward, opening up new doors and doing new things, because we’re curious… and curiosity keeps leading us down new paths». (Walt Disney)