ShorTS: 5 corti a confronto. La forza espressiva della stop-motion

Divertenti, teneri, leggeri, ma anche profondi, toccanti e devastanti. È la selezione di corti in stop-motion presentati allo Shorts International Film Festival di quest’anno. Ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, la stop-motion conferma di essere una tecnica profondamente evocativa che fa della sua versatilità il maggiore punto di forza. Tecniche diverse per comunicare storie o stati d’animo differenti.

C’è la stop motion dolce e coinvolgente del cortometraggio di Andrew Goldsmith e Bradley Slabe, Lost & Found. La storia è quella di un goffo dinosauro fatto all’uncinetto che dovrà sbrogliarsi completamente per riuscire a salvare l’amore della sua vita. In una piccola ma toccante storia di amore e coraggio tocchiamo con mano la fragilità dei protagonisti fatti di stoppa e lana che si bagnano, si appesantiscono, si strappano e si sfilacciano nel corso della loro vita, che poi è metafora anche dell’esperienza umana.

OST & FOUND cortometraggio
LOST & FOUND by Andrew Goldsmith, Bradley Slabe

Poetico e leggero come la materia che lo contraddistingue è invece il cortometraggio dell’italiano Stefano Bertelli, artista di vero talento nel raccontare storie ed emozioni in papercraft stop-motion. Castles è la storia di un ambiente naturale che cambia col tempo sotto la mano dell’uomo a cui finisce per soccombere.

Castles cortometraggio
CASTLES by Stefano Bertelli

Ma la stop-motion sa anche guidarci con mano nelle tragedie del nostro tempo. È il caso di Song sparrow di Farzaneh Omidvarnia, vera (e traumatica) perla di animazione che racconta la storia di un gruppo di rifugiati che prova a raggiungere un paese sicuro viaggiando nascosti in un camion frigo. In questo caso una storia amaramente reale ci viene raccontata attraverso puppet animati in stoffa che, tralasciando il realismo, si muovono come marionette e ci portano ancora di più a riflettere sulla disumanità dei nostri tempi.

Song Sparrow cortometraggio
SONG SPARROW by Farzaneh Omidvarnia

Alla barbarie del cortometraggio precedente si contrappone, invece, il messaggio piacevole di tolleranza e rispetto reciproco di Jeon Seungbae in Saturday’s Apartment. Una storia a lieto fine raccontata attraverso una stop-motion dinamica e impeccabile, nelle azioni quanto negli ambienti iper caratterizzati. 

SATURDAY’S APARTMENT
SATURDAY’S APARTMENT by Jeon Seungbae

Infine, con la stop-motion superbamente artistica di Barbara Rupik, l’animazione diventa anche occasione per una riflessione profonda sulla vita ma soprattutto sulla morte e sulla nostra concezione di esistenza ultraterrena. The little soul è un cortometraggio forte che arriva dritto allo spettatore e gli impone di rimettere in discussione le proprie certezze.

The Little Soul
THE LITTLE SOUL by Barbara Rupik