5 esempi di animazione americana ispirata dagli anime

Ecco cosa succede quando gli studi di animazione americani attingono al mondo degli anime. Spoiler: vengono fuori delle perle!

Animazione americana ispirata dagli anime?!  Non strabuzzate gli occhi, non stiamo parlando di opere di nicchia ma di un dato di fatto. Per molti di voi non sarà uno choc leggere un’affermazione del genere, perché sanno che dal Giappone provengono molte delle serie animate più amate di sempre.

Non c’è da meravigliarsi nemmeno che molti studi di animazione occidentali abbiano realizzato prodotti simili, non solo dal punto di vista visivo ma anche da quello dei contenuti. Un esempio lampante di questa influenza? Cartoon Network! È uno dei più grandi canali televisivi dedicati ai cartoni animati a livello mondiale ed ha diffuso gli anime in tutto l’occidente, sia negli USA che in Europa (mi riferisco ovviamente agli stati in cui era ed è presente).

Vi ricordate di quando aveva lanciato Toonami? Era un programma contenitore di questa rete, ovvero uno show che raccoglie episodi di serie tv differenti, che ha contribuito a far diventare cult serie animate come Star Wars: Clone Wars, The Batman, Batman of the future, Fullmetal Alchemist, Samurai Jack e molti altri! Toonami non è solo andato in onda in America, ma anche in Italia e in altri stati.

A onor del vero l’animazione giapponese non era una novità nel nostro Paese, infatti il merito della sua diffusione va attribuito ad altre fonti: le tv locali in primis, che per anni hanno trasmesso show come Dragon Ball, Ken il guerriero, L’uomo tigre, Gigi la trottola e molti altri diventati famosissimi.

Poi è arrivata anche Mediaset negli anni ‘90 – con Italia 1 e Bim Bum Bam – che ha consacrato definitivamente molti prodotti dell’animazione nipponica, senza dimenticare il contributo di MTV e la sua Anime Night. A partire dagli anni ‘90 i ragazzi italiani hanno scoperto gli anime principalmente grazie a questi due canali, anche se prima li si chiamava semplicemente “cartoni animati”.

Vorrei poterli elencare tutti, perché ognuno ha lasciato qualcosa, un pezzettino dentro di noi, ma non ci sarebbe spazio per parlare di altro in questo articolo.

Tornando però a focalizzarci su Cartoon Network e le sua storia, c’è da dire che ha fatto un passo in più rispetto a molti altri canali televisivi: ha prodotto degli show che sono diventati parte della nostra infanzia e sono entrati nei nostri cuori.

L’elenco di prodotti americani influenzati da quelli giapponesi sarebbe davvero molto, ma molto lungo, ma qui vogliamo solo citare 5 esempi di animazione americana ispirata agli anime, per mettere in luce il peso delle opere giapponesi nella cultura occidentale, che con il tempo hanno diffuso uno stile che ormai stiamo imparando a fare nostro.

Buona lettura!

 

5 – Teen Titans

I Teen Titans protagonisti della serie animata. Da sinistra a destra: Raven, Beast Boy, Cyborg, Starfire e Robin. al completo. Si tratta di un caso interessante di animazione americana ispirata dagli anime.
I Teen Titans pronti alla lotta! Da sinistra a destra: Raven, Beast Boy, Cyborg, Starfire e Robin

Teen Titans (2003) è una serie animata che racconta le gesta di un gruppo di supereroi teenager della DC Comics. Ispirata all’omonimo fumetto, la serie ha fatto un passo in più, adattando il materiale cartaceo ai gusti estetici e narrativi del mondo dei cartoni animati, prendendo spunto anche dai prodotti nipponici.

Questa influenza è evidente nel modo in cui comunicano i personaggi, con espressioni facciali esagerate in stile anime – con occhi e bocche più grandi rispetto al viso ad esempio.

Si potrebbe dire che anche il character design ha subito l’influenza dei cartoni animati giapponesi, infatti i capelli di molti personaggi maschili come Robin e Beast Boy sono appuntiti, come quelli di Goku ad esempio, inoltre anche i colori sono stati alterati: la chioma di Raven da nera è diventata di un viola acceso, una scelta cromatica esagerata che ricorda un po’ lo stile visto in molte serie animate giapponesi, dove i protagonisti spesso sfoggiano capelli color rosa, blu, rossi, arancioni e… chi più ne ha, più ne metta – come il sobrissimo Mirko di Kiss me Licia!

 

4 – Le Superchicche

Da sinistra a destra: Dolly, Lolly e Molly. Le tre Superchicche si tengono per mano sorridenti. Questo è un valido esempio di animazione americana ispirata dagli anime.
«Zucchero, cannella ed ogni cosa bella.» PUFF! Così sono nate le Superchicche!

Il mondo degli anime ha anche influenzato le Le Superchicche (The Powerpuff Girls, 2000)! Qualcuno potrebbe rimanere incredulo, eppure è così: Lolly, Molly e Dolly devono molto all’animazione nipponica.

Guardate bene lo stile grafico di questo prodotto di Cartoon Network: le protagoniste hanno corpicini che non seguono le proporzioni reali e hanno occhi giganti, decisamente sproporzionati. Vi ricorda qualcosa? Questi sono tratti distintivi dello stile di disegno chibi, diffusissimo negli anime e nei manga.

Vi ricordate Chibiusa di Sailor Moon? Ecco, si tratta di un tipico esempio di quello stile lì, non a caso il suo nome contiene la parola “Chibi”.

Volete un altro esempio delle influenze nipponiche nel cartone delle Superchicche? Pensate alla trama di molti episodi, dove le piccole eroine devono affrontare mostri giganti che minacciano la città. Non vi ricorda vagamente l’idea dietro Godzilla e un sacco di film superfamosi in giappone?

 

3 – Transformers (G1)

Transformers G1 è la prima serie animata dedicata ai Transformers. Nella foto ci sono i principali membri del gruppo degli Autobot. Ecco un esempio classico di animazione americana ispirata dagli anime.
Gli Autobot nella loro “accogliente” astronave. Chi non vorrebbe viverci, vero?

Cosa c’è di più giapponese di robottoni giganti che lottano tra di loro e se le danno di santa ragione? Credo pochissime altre cose al mondo! E non stiamo parlando di Neon Genesis Evangelion o di una delle varie dedicate ai Gundam: i protagonisti di questo paragrafo sono gli “americanissimi” Transformers!

C’è davvero bisogno di sottolineare il legame tra questo franchise e l’intero genere mecha? Anche le tematiche sono le stesse: la devastazione portata dalla guerra, il pacifismo, il rapporto tra l’uomo e le macchine, etc.

C’è un ulteriore dettaglio che sancisce un rapporto di rilievo con il Sol Levante: la serie animata Trasformers G1 (1984), la prima in assoluto dedicata a questi robot, è stata prodotta negli USA da Marvel Productions e Sunbow Productions, ma in realtà è stata realizzata nel da Toei Animation e Tokyo Movie Shinsha in Giappone.

 

2 – Batman Ninja

Nell'immagine ci sono Batman in e suoi aiutanti in versione ninja. Da sinistra a detra: Nightwing, Alfred, Batman, Catwoman, Red Robin. Si tratta di un valido esempio di animazione americana ispirata dagli anime.
La Bat-Family quasi al completo! Da sinistra a destra: Nightwing, Alfred il maggiordomo, Batman (okay, questo non c’era bisogno di dirvelo), Catwoman e Red Robin

Penso che il titolo Batman Ninja (2018) parli da sé: questo film animato del 2018 racconta l’improbabile arrivo di Batman, insieme a nemici ed alleati, nel Giappone feudale. Se state strabuzzando gli occhi perché non ci credete, vi confermiamo che avete letto bene.

L’incipit è il seguente: a causa di un piano malvagio di Gorilla Grodd, l’Uomo Pipistrello viene catapultato nel periodo Sengoku, famoso per le numerose guerre tra i vari stati in cui era diviso il territorio nipponico all’epoca.

Si tratta di uno degli accostamenti più curiosi e bizzarri che la mente umana potesse concepire. Il film è una cooproduzione nippo-americana, infatti le società coinvolte sono Warner Bros. Animation, DC Entertainment, Yamatoworks, Barnum Studio e Kamikaze Douga, inoltre Takashi Okazaki, il creatore di Afro Samurai, è il character design del film.

Graficamente il film è spettacolare, c’è poco da dire: una vera gioia per gli occhi! La CGI si mescola ad animazioni disegnate a mano e tutti i personaggi hanno un design pazzesco!

L’unico tasto dolente? Una trama non all’altezza e a tratti bruttina, però c’è da dire che era davvero difficile scrivere una storia coerente ed emozionante, che contenesse quasi tutti i personaggi più importanti del mondo di Batman, collocandola in un contesto così fuori dal comune – anche “fuori dal comune” non rende quanto sia folle l’idea dietro questo film!

Nonostante tutto Batman Ninja rimane un ottimo esempio di animazione americana ispirata dagli anime, a dimostrazione che moltissime opere Pop, e non solo di nicchia, attingono a piene mani dal Paese del Sol Levante.

 

1 – Samurai Jack

Primo piano di Samurai Jack che impugna la sua spada
È o non è una delle migliori serie animate ispirate agli anime? C’è tutto quello che serve per essere un cult: uno stile grafico unico e riconoscibile, un samurai che viaggia nel tempo, episodi che restano marchiati a fuoco nel cuore e nella memoria!

Con Samurai Jack (2001) Cartoon Network ci ha regalato una perla senza tempo, una serie animata di culto influenzata da fumetti, film noir, cinema muto e… anime!

Le influenze del genere cyberpunk giapponese sono evidenti già dai primi episodi: Jack muove i suoi passi in un mondo strano e futuristico, dove i paesaggi urbani industriali e le costruzioni metalliche ricordano vagamente quelle viste in Akira o Ghost in the Shell.

Anche lo storytelling conferma queste influenze, infatti la narrazione in alcuni momenti della serie diventa particolarmente frenetica, sfiorando il limite con l’incomprensibile, altro tratto tipico di Akira o altri anime che attingono allo stesso filone, come Neon Genesis Evangelion.

Lo stesso Gennadij Borisovič Tartakovskij – per gli amici Genndy –, creatore di Samurai Jack e de Il Laboratorio di Dexter, ha confermato che l’interesse per il mondo e la storia del Giappone medievale è stato decisivo nello sviluppo del cartone animato.

Anche i film di arti marziali, gli anime e i manga hanno influenzato moltissimo le scene di lotta della serie, basti pensare che tra le fonti dell’opera c’è un certo Lone Wolf and Cub, un fumetto giapponese che è diventato ormai un classico, scritto da Kazuo Koike e disegnato da Gōseki Kojima, ambientato proprio nel Giappone feudale.

Dopo tutto questo tempo Samurai Jack è rimasta nei nostri cuori non solo per la trama, i disegni e la narrazione, ma anche perché riesce ad esprimere al meglio questa sintesi di elementi occidentali e orientali, per creare qualcosa di nuovo che è un’eccellente summa di entrambi gli stili.

Probabilmente è il miglior esempio di animazione americana ispirata dagli anime!

PS: Ci sarebbero tantissimi cartoni animati americani influenzati dagli anime di cui poter parlare per ore e ore, ma per questioni di tempo ne abbiamo selezionati solo alcuni a titolo esemplificativo. Se secondo voi c’è una serie animata che merita maggiori attenzioni, fatecelo sapere tramite i nostri canali social, commentando i nostri post, potremmo anche dedicargli un approfondimento! 😉